Lecce. La Digos interviene a un seminario sul Tap e filma pubblico e relatori

 

 

 

 

L’Associazione Bianca Guidetti Serra ci segnala un grave fatto di interferenza poliziesca al palazzo Codacci Pisanelli di Lecce su un seminario intitolato “È reato difendere la natura? L’uso asimmetrico del diritto nei conflitti ambientali“, organizzato nello scorso weekend dal Cedeuam Unisalento e dalla stessa Associazione Bianca Guidetti Serra per far luce sui conflitti climatici e sulla ricorrente contrapposizione tra movimenti sociali e attività economiche estrattiviste. Il Rettore nega di aver richiesto l’intervento. Lamorgese come Salvini o iniziativa del questore?  In fondo, gli interventi del seminario.

Riportiamo l’articolo di Pierfrancesco Albanese da Leccenews24.it.

Al Convegno si parla di Tap e arriva la Digos. La rabbia degli studenti: “Il sapere non è reato!”

L’intrusione avviene mentre si accenna alla criminalizzazione dei movimenti a tutela dell’ambiente. Chiesta ai vertici dell’università una netta presa di posizione. L’ospite Alberto Acosta su Twitter: “Intimidación”.

 

C’è rabbia tra gli studenti e gli attivisti per l’ingresso della Digos al convegno sulla difesa della natura e dei conflitti ambientali. Succede tutto in pochi minuti, mentre nell’aula Ferrari del Palazzo Codacci Pisanelli di Lecce è in corso il seminario intitolato “È reato difendere la natura? L’uso asimmetrico del diritto nei conflitti ambientali“, organizzato dal Cedeuam Unisalento e dall’Associazione Bianca Guidetti Serra per far luce sui conflitti climatici e sulla ricorrente contrapposizione tra movimenti sociali e attività economiche estrattiviste.

In un’aula gremita anche per la prima visita salentina di Josè Alberto Acosta, ex ministro dell’energia e delle miniere dell’Ecuador e membro del Tribunale Internazionale per i diritti della Natura, si alternano gli interventi dei professori Michele Carducci e Luigi Cornacchia, il dott. Enrico Buono, la dott.ssa Xenia Chiaramonte e gli altri ospiti presenti.

È in corso l’esposizione dell’avvocato Elena Papadia, quando dalle porte d’ingresso dell’aula universitaria si affacciano gli uomini della Digos. “Proprio durante l’esposizione della dott.ssa Papadia, che peraltro stava giusto illustrando, in qualità di avvocato difensore di esponenti No tap, la realtà procedimentale della criminalizzazione dei movimenti a tutela dell’ambiente e dell’appesantimento delle procure tramite indagini e processi pesanti – questa è la testimonianza narrata dallo studente Gabriel Mileti – le telecamere degli agenti Digos hanno fatto il loro silenzioso ma percepito ingresso nell’aula universitaria”. Leggi il resto dell’articolo

La nostalgia, la memoria … la lotta”. Incontri con Sante Notarnicola.

 

Sante Notarnicola non è stato solo un assistito di Bianca Guidetti Serra ma anche un amico affettuoso fino all’ultimo saluto in quel giugno del 2014.

Nell’anno di un Centenario di Bianca troppo istituzionale, Sante torna a Torino e in Val Susa per testimoniare con i suoi libri e le sue poesie l’impegno di entrambi contro le pene afflittive, il regime carcerario che poco si è rinnovato negli anni, e l’ergastolo.

Siamo felici di dargli il bentornato per un’iniziativa sul territorio e tra la gente, quelle che anche Bianca prediligeva. E per cui ringraziamo l’Associazione Bianca Guidetti Serra, sempre molto attiva sul terreno dei diritti.

F.S.

 

La nostalgia, la memoria … la lotta”Incontri con Sante Notarnicola.

Venerdì 27 settembre alle h. 17.00 presso la Cascina Marchesa, Sala Colonne, Corso Vercelli 141, Torino.

Sante Notarnicola torna a Torino, in Barriera, in quel quartiere ” piatto come l’anima, vasto come l’orgoglio“, lì dove è iniziata la sua presa di coscienza, dove ha mosso i primi passi nell’attività politica.
Torna per parlare di carcere attraverso le poesie composte nel corso di 21 anni di detenzione, sapientemente interpretate da Ar.Te.Mu.Da..
Poesie che rappresentano il vissuto di detenuti di ogni tempo, ma anche il racconto in versi di quella lunga stagione di lotte carcerarie che dalla fine degli anni ’60 mise in discussione condizioni medioevali di prigionia, e in seguito la “modernizzazione” della tortura nelle forme di carcerazione speciale. Leggi il resto dell’articolo

Ricordo di Bianca Guidetti Serra in Sala Rossa e intervento di Fabrizio Salmoni

26 giugno. Calda mattinata. Fa caldo anche nell’aula del consiglio comunale dove si ritrova una piccola folla di consiglieri, colleghi e amici di Bianca. Tra il pubblico, il presidente dell’Anpi nazionale Carlo Smuraglia, la consigliera 5S Viviana Ferrero, l’avvocato Roberto Lamacchia dei Giuristi Democratici, Pietro Polito direttore del Centro Studi Piero Gobetti. Con noi entra Lisa Levi, figlia di Primo e mia antica compagna di giochi, che prosegue la tradizione dell’amicizia tra le nostre due famiglie.

Gli interventi sono programmati per poter procedere in mattinata alla scopertura della targa a quel gioiellino che è la neo-restaurata biblioteca civica di piazzetta dei Menusieri, intitolata recentemente al nome di Bianca, grazie anche all’interessamento della consigliera Artesio e alla collaborazione della direttrice Anna Rigassio.

Tutto è molto istituzionale, si suona anche l’inno nazionale. Non sono abituato a tale contorno ma capisco: in fondo mamma Bianca ha avuto anche una vita istituzionale quindi è giusto cosi.

Dopo un saluto dell’assessore Leon in rappresentanza del sindaco, la breve prolusione del Presidente del consiglio Francesco Sicari, si legge un comunicato dell’Anpi, poi parlano Chiara Acciarini, presidente del Comitato Nazionale per il centenario, Santina Mobiglia, biografa di Bianca, l’avvocato del Lavoro Alida Vitale, il docente universitario Francesco Campobello con Giulia Sofia Agnolin neolaureata con una tesi sull’attività di Bianca su carceri, giustizia e condizioni di detenzione. Poi tocca a me fare un breve saluto (v. Sotto)

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Centenario di Bianca. Un pomeriggio d’estate a Meana

di Fabrizio Salmoni

A Bianca facevano ovviamente piacere i riconoscimenti ufficiali o i “premi” provenienti da istituzioni con cui si trovava in sintonia. Ma amava molto di più i segni d’affetto e di stima da parte della gente comune, dei colleghi, delle piccole platee che sentiva stringersi intorno a lei con affetto o con riconoscenza per qualche sentenza positiva. Quante volte andava a parlare o ad assistere a qualche incontro nelle sezioni Anpi con un pubblico di dieci, quindici, venti persone che poi festeggiavano insieme l’occasione con piccoli presenti, con un semplice brindisi, una cena in trattoria o una merenda sinoira (per chi non è piemontese, è una abbondante merenda che sostituisce la cena. Oggi la chiamerebbero forse apericena…).

Proprio come è stato l’incontro di domenica 30 giugno al Tempio Valdese di Meana, Val Susa, per ricordare tre donne che a Meana e in Valle hanno lasciato un segno: Ada e Carla Gobetti, e Bianca Guidetti Serra. A Meana Ada aveva la casa che fungeva da rifugio temporaneo per i partigiani a cui anche Bianca da staffetta faceva riferimento per i collegamenti ma anche per incontrare fugacemente il suo fidanzato partigiano Alberto Salmoni tra un’azione e l’altra tra Val Susa e Val Chisone.

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Bianca Guidetti Serra e la Val Susa: un grande amore ricambiato

Un bell’inizio per il calendario del Centenario di Bianca quello tenutosi ieri 27 aprile alla Biblioteca comunale di Condove per il penultimo giorno del 23° Valsusa Filmfest. Ospite il Comune rappresentato dall’Assessore alla Cultura Chiara Bonavero e presente la famiglia di Bianca.

Il pomeriggio era dedicato a ricordare Bianca e il suo rapporto con la Valle fin da quando giovanissima la esplorava in bicicletta con gli amici soffermandosi a contemplarne la natura ancora inviolata dalla guerra e dalle speculazioni del dopo: i laghi di Avigliana, la Sacra, il Musinè e le cime più alte. Poi le avventure rischiose come staffetta tra Torino e la banda partigiana di Ada Gobetti e ancora: i processi a difesa delle lotte operaie del cotonificio, le gite con la famiglia e le interminabili passeggiate con Primo Levi, Carlo Mussa Ivaldi, Carla Gobetti e i tanti amici di sempre. Leggi il resto dell’articolo

Cento anni di Bianca Guidetti Serra.Un programma triennale di eventi per ricordarla

Un Comitato Nazionale prestigioso per rendere omaggio all’avvocato dei deboli e dei protagonisti delle lotte sociali del Novecento. Gli aspetti della sua personalità e del suo impegno che hanno definito i criteri-guida delle celebrazioni. L’inaugurazione multimediale, i convegni, l’apporto del territorio e delle associazioni, la sceneggiatura per un film tv sono alcuni dei momenti di rilievo del programma.

 

E’ con grande soddisfazione della famiglia che venerdi 29 marzo sia stato definitivamente formalizzato presso il Ministero alle Attività e ai Beni Culturali il Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Bianca Guidetti Serra. Con tale atto, il Comitato è ora autorizzato a operare per portare a compimento un bel programma di eventi di cui dico più sotto. Era ora che si compisse quell’ultimo passo formale. Le procedure burocratiche sono state rallentate rispetto agli anni passati da un lodevole eccesso di trasparenza da parte del ministro Bonisoli ma quel che conta è che finalmente si possa dare il via alle attività.

Presidente designato è Chiara Acciarini, già dirigente Anpi, docente, parlamentare, ora attivissima Consigliere dell’Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati).

Del Comitato, promosso su iniziativa del Centro Studi Piero Gobetti (pres. Marco Revelli, dir. Pietro Polito) e della famiglia fanno parte, accanto al Ministero, l’Ordine degli Avvocati, l’Università degli Studi con i rappresentanti dei Dipartimenti di Giurisprudenza di Torino e del Piemonte Orientale, l’Anpi nazionale, l’Archivio di Stato con la Soprintendenza archivistica di Piemonte e Valle d’Aosta, la Rai, i Giuristi Democratici, il Comune di Torino che ha già intitolato a Bianca la Biblioteca Civica di via Barbaroux/piazzetta dei Menusieri, la Regione Piemonte, la Fondazione dell’Avvocatura F. Croce e diverse personalità cittadine. L’elenco completo di enti e persone verrà a brevissimo Leggi il resto dell’articolo

La Città di Torino intitola a Bianca Guidetti Serra la Biblioteca civica di Palazzo Siccardi

Ieri 24 luglio, la Commissione toponomastica del Comune di Torino ha deciso di intitolare a Bianca Guidetti Serra, deceduta nel 2014, la Biblioteca civica di palazzo Siccardi, un bel palazzo seicentesco appena restaurato in via Barbaroux, antistante l’Archivio storico della Città di Torino.

Nella stessa sessione si è deciso anche di intitolare altri spazi cittadini a Rita Levi Montalcini e fratelli, a Bartolomeo Calori, immigrato italiano vittima della xenofobia francese nel1893, ai fratelli Abarth, ad Andrea Soldi che mori a seguito di un violento Tso e all’ingegnere del Comune Guido Chiarelli, innovatore dell’illuminazione pubblica. Possiamo quindi dire che Bianca è in buona compagnia. Leggi il resto dell’articolo

Un’ Associazione Bianca Guidetti Serra anche in Puglia

Dopo quello di Bologna, ora un’altro gruppo di militanti ambientalisti e attivisti dei diritti civili si costituisce in associazione sotto il nome di Bianca.

Il 14 luglio si è costituita presso il Centro di Cultura Popolare di Melpignano (Lc)   l’ Associazione Bianca Guidetti Serra – Puglia, formata da militanti ambientalisti e contadini, 4 docenti universitari, 1 avvocato, i fondatori del centro di cultura popolare di Melpignano (vedi: https://it-it.facebook.com/CCP-Centro-di-Cultura-Popolare-682497641856548/), ecc.
Si tratta di persone di diversa provenienza sociale e professionale di provata serietà nell’organizzazione dei convegni “La difesa di madre terra” (Lecce, 6 novembre 2017), e “La terra … e chi la difende” (Melendugno, 13 marzo 2018).
I docenti universitari sono i consulenti giuridici degli avvocati dei movimenti salentini, mentre l’avvocato ha un’esperienza di lunga data contro le discariche. Ivano e Antonietta sono invece punti di riferimento nella lotta contro gli espianti degli ulivi.

L’associazione pugliese si muoverà in modo completamente autonomo da quella bolognese da un punto di vista decisionale, organizzativo e finanziario, ma con quella manterrà un coordinamento. Anche lo Statuto prenderà ad esempio da quello bolognese integrandone gli obiettivi con altri aventi una connotazione più marcatamente ambientalista. L’unità di intenti e di valori è rappresentata dal Presidente, Donato Cardigliano. Leggi il resto dell’articolo

Via col vento. Carla Guidetti Serra (1921-2017)

 

zia-carlaCon lei finiscono le radici “storiche”di quella famiglia allargata che comprendeva i Salmoni, gli Spriano  ma anche, sul piano ideale, culturale ed etico i Gobetti, i Levi, i Galante Garrone, i Bobbio e tanti altri protagonisti del Novecento torinese.

 

…Cercateli solo nei libri perché non sono più che un sogno da ricordare.  

Una generazione che se n’è andata via col vento…

La settimana scorsa, nella sua casa di Roma, è mancata Carla Guidetti Serra, sorella minore di Bianca e vedova dello storico Paolo Spriano, mia zia. Ancora quattro mesi e avrebbe compiuto 96 anni. I pochi amici rimasti, per ragioni anagrafiche, e noi parenti più vicini l’abbiamo ricordata e poi accompagnata al cimitero di Prima Porta dove riposerà vicino al marito, morto nel 1989, e a sua figlia, morta in tenera età a seguito di disabilità permanente. Quelle due perdite premature le avevano segnato la vita rendendogliela da quei momenti più triste. Peccato, perchè delle due sorelle era la più “allegra” o almeno meno presa dalla seriosità professionale e politica di Bianca. Con lei si rideva spesso, si parlava di cinema, di teatro, di fumetti, anche di frivolezze. Poi le avversità l’avevano cambiata, il tempo ha fatto il resto. Leggi il resto dell’articolo

2 Giugno. Bianca Guidetti Serra ricordata a Livorno

una segnalazione di Santina Mobiglia

Per le celebrazioni del 2 Giugno e del settantesimo anniversario del voto alle donne, il Comune di Livorno, l’Anpi e  l’Istituto Storico della Resistenza hanno scelto di prendere come riferimento la figura di Bianca.

L’incontro si è svolto nella Sala del Consiglio comunale dove – dopo una introduzione della direttrice dell’Istoreco, Catia Sonetti, sulla presenza e il contributo delle donne nei lavori dell’Assemblea Costituente, in particolare rispetto alla conquista del diritto di voto femminile – ho potuto raccontare la vita di Bianca in tutta la sua lunga attività politica e professionale con una specifica attenzione all’ininterrotto impegno da lei dedicato al lavoro con le donne e per le donne.

L’accoglienza è stata molto calorosa, con significativi apprezzamenti espressi dai partecipanti rispetto a una figura esemplare per molti di loro poco nota. E’ stato bello e persino commovente poter ricordare Bianca, rivedendola e riascoltandola in brevi spezzoni documentari, fuori della sua città e che, da parte dei promotori come del pubblico, si sia manifestato l’interesse a scoprire e far conoscere ciò che Bianca ha rappresentato e può ancora insegnare per la storia della democrazia italiana.