Libro. Gaza e l’industria israeliana della violenza
29 novembre 2015 Lascia un commento
Enrico Bartolomei, Diana Carminati, Alfredo Tradardi – Derive e Approdi, 2015
Libro sconsigliato agli impressionabili ma consigliatissimo a chi vuole informazione documentata e pressochè inoppugnabile. Consigliatissimo anche a chi è cresciuto con la nozione della missione difensiva e protettiva, propria del sionismo storico, dello stato di Israele. Quanti ebrei nel mondo, in particolare quelli della generazione sopravvissuta alla guerra mondiale, all’Olocausto e di quella immediatamente successiva hanno interpretato, pur non vivendola direttamente, l’esistenza e la natura di Israele come rifugio e compensazione dovuta dalla comunità mondiale, qualcuno anche come esperimento socialista? Tantissimi, e su quella nozione si sono fermati perchè i presupposti erano sufficienti a giustificare i cosiddetti errori inevitabili. La Guerra Fredda con le sue divisioni ideologiche e la prima guerra “d’indipendenza” contro gli stati arabi circostanti hanno fatto il resto, sclerotizzando alcuni nelle proprie opinioni, creando ulteriori giustificazioni, forse incrinando nei più sensibili qualche certezza. Nessun ebreo democratico della diaspora della vecchia generazione poteva forse immaginare la portata della trasformazione in corso nel loro Stato di riferimento malgrado la nascita dell’Olp e le turbolenze causate dall’attività delle varie organizzazioni della resistenza palestinese. Tutto, in fondo, si giustificava, magari con fatica, come Sabra e Shatila, come le invasioni “preventive” del Libano, come gli omicidi “preventivi” mirati dei leader palestinesi fino alle braccia rotte ai bambini della prima Intifada su ordine del comandante Ytzak Rabin. Leggi il resto dell’articolo