Un attacco alla democrazia
21 luglio 2013 Lascia un commento
Un attacco alla democrazia
Venerdi notte in Val di Susa le prove di un regime di partiti corrotti per contenere con la forza la rabbia montante dell’Italia. Violenze sui fermati e molestie sessuali. Si prepara la manifestazione del 27.
Dalle notizie e dalle numerose testimonianze che stiamo raccogliendo su quanto accaduto la notte scorsa intorno al cantiere Tav di Chiomonte sta emergendo un quadro più che allarmante: sono sette i fermati, decine i feriti che ancora giacciono intorno al presidio di Venaus trasformato in ospedale da campo (“Sembra di essere in un ospedale della prima guerra mondiale” ci dicono), più di un centinaio gli identificati preventivamente e un caso di molestie sessuali a una fermata. Più i soliti finti “feriti” tra le forze dell’ordine che, vista la cronaca dei fatti, non possono certo essere stati colpiti dai dimostranti, tutt’alpiù si sono incespicati nel bosco e useranno le prognosi per attribuire lesioni ai fermati. Niente di nuovo. Quello che c’è di nuovo è che si è cercato il morto da parte della polizia sotto gli occhi dei due procuratori che gestiscono quasi tutti i processi ai no tav (avranno visto tutto?). E’ stata evidentemente preparata una vendetta per le azioni notturne, fastidiose mediaticamente parlando ma innocue per le persone, per le quali non c’erano stati arresti. Tutta qui la novità: bisognava dare una lezione e per farlo i reparti-killer hanno chiuso i manifestanti da Giaglione in una morsa uscendo inaspettatamente dallo svincolo autostradale Leggi il resto dell’articolo