Disclosure. Il rapporto Usa: conferme e premesse per una svolta culturale epocale

Il tanto atteso documento è solo “una premessa”. Quello vero è secretato. Ma c’è già una clamorosa  fuga di notizie. Le prese di posizione. Dall’Italia? Silenzio.

Preceduta di un mese da un ennesimo filmato confermato dal Pentagono di incontri ravvicinati della Navy al largo della costa occidentale con “uno stuolo” di nove oggetti individuati dai radar che sembrano convergere sulla flotta da varie direzioni e poi si esibiscono nel solito gioco appari/scompari per tempi prolungati (https://www.youtube.com/watch?v=rh4QngYJG4I ), è puntualmente arrivata in data prevista, il 25 giugno, la parte pubblica del rapporto della Task Force del Pentagono (UAPTF – gli americani adorano gli acronimi) sul fenomeno Ufo, o Uap come i militari lo vogliono definire, diramato dal Direttore della National Intelligence (DNI) per “un numero selezionato di esponenti politici” e per i membri della Commissione Intelligence del Senato.

Diciamo subito che diversi osservatori e ricercatori si sono detti insoddisfatti rispetto alle aspettative ma altri, a una attenta disamina, hanno fatto rilevare che alcune novità interessanti ci sono, tali da poter dire che un passo avanti c’è stato. Vediamo anche noi nel dettaglio.

1. Innanzitutto la composizione: il documento è poco più lungo di un compito d’esame di terza media. Consta di 9 pagine di cui una di copertina e due di appendici, quindi sei pagine effettive, e mantiene quello che il titolo esprime: si tratta di una “dichiarazione preliminare” al vero documento che è secretato e risulta essere di 23 pagine. Niente di più quindi che un riassunto del lavoro fatto e delle conclusioni che sono le seguenti:

2. Dei 144 casi presi in esame nel periodo 2004-2021, solo 1 è stato spiegato come pallone sonda fluttuante. Gli altri 143, ricavati da ogni tipo di sensore (radar, infrarossi, elettro-ottici, individuatori d’arma, osservazione visiva, radiofrequenze, ecc.) sono definiti come “solidi oggetti fisici”, con “caratteristiche di volo inusuali“, proprie di tecnologia avanzata. e un “grado di specifica gestione intelligente”

3. In 80 casi la loro attività ha interrotto o disturbato esercitazioni militari e ha causato 11 rischi di collisione

4. I dati testimoniali provengono da rapporti di piloti militari o da “sistemi considerati affidabili”

5. Sono stati verificati diversi tipi di Uap che richiedono diverse spiegazioni. Non ci sono prove comunque che possano essere attribuiti a “entità americane”, cioè a programmi segreti del governo o di “altri soggetti”, nè a tecnologie dispiegate di “Russia, Cina, altra nazione o entità non governative”.L’ipotesi extraterrestre “non è esclusa“.

In sostanza, gli Ufo non sono “nostri”. Sono oggetti reali, intelligenti ma non si sa cosa siano se non un genuino fenomeno misterioso in mancanza di ulteriori dati. La loro presenza minaccia la sicurezza nazionale perchè sono capaci di violare lo spazio aereo e di interferire con attività e siti militari senza poter essere intercettati o colpiti.

A buon conto, vengono richiesti fondi addizionali per il proseguo del lavoro della Task Force. Tutto il mondo è paese…

Piuttosto interessante il commento “a latere” che denuncia la difficoltà di raccogliere i dati a causa  di “stigma culturali” presso la comunità scientifica” e a causa dei “rischi per la reputazione” che i soggetti temono. Cioè quegli stigma introdotti con il Rapporto Grudge (1949) (1) e con il Robertson Panel (1952) che nel suo rapporto finale invitava ad affidare il compito di “smontare (debunk) l’interesse per i ‘dischi volanti’ dei mass media come tv, film e scritti popolari“, o con  il Rapporto Condon (1969) che raccomandava che “gli editori o i docenti colpevoli (di diffondere le teorie sugli Ufo) dovrebbero essere pubblicamente puniti e banditi definitivamente dalle loro attività“.

Importante la citazione  di “programmi segreti” oltre a quelli governativi o di “altri soggetti” perchè implica che ne esistano e che possano essere fuori dal controllo istituzionale.

Le implicazioni di queste minime informazioni sono importanti. Ci confermano che il fenomeno è finalmente riconosciuto, che è finita l’era delle coperture e delle menzogne iniziata nel 1947 con Roswell e quindi anche quella degli “scettici” mercenari o meno che hanno sempre negato tutto in ossequio alle disposizioni delle autorità militari e di intelligence.

Poi ci sono le contraddizioni derivanti dal lungo cover up, dal vuoto informativo e dalle numerose fughe di notizie succedutesi nel tempo sul tema del coinvolgimento degli apparati nella ricerca su relitti ufologici. Per esempio, le ormai note dichiarazioni pubbliche del direttore della Sunkworks, branch della Boeing per i programmi aerospaziali segreti, Ben Rich, che nel 1993 disse”Tutto quello che potete immaginare possiamo farlo. Ora possiamo riportare ET a casa” (https://mavericknews.wordpress.com/2019/02/25/politica-e-x-files-il-progresso-negato/#more-1608 ) ;  o la altrettanto nota intervista del 2002 dell’Amm. Thomas Wilson nella sua veste di Direttore delle intelligence militari su un suo incontro con rappresentanti di un programma segreto finanziato con fondi neri e gestito da privati per conto di una corporation dell’aerospaziale, che lavoravano su un relitto recuperato “non fatto da mani umane” (https://mavericknews.wordpress.com/2019/08/11/ufo-e-segretezza-clamorose-conferme-nelle-carte-dellammiraglio-thomas-wilson/ ) per capirne la tecnologia, e che confessavano, chissà se veritieri, di non averci ancora capito gran che; e più recentemente con l’annuncio nel settembre 2019 del contratto tra Esercito e la privata Bigelow Airspace per lo studio di campioni di materiali “recuperati” dagli Ufo.

Ma quando si scopre il Vaso di Pandora, sappiamo che può uscire di tutto. Infatti, poteva mancare una prima fuga di notizie? Proviene da Richard Dolan, uno dei ricercatori più seri e rigorosi nella comunità ufologica, ed è dei giorni scorsi: una sua fonte “molto affidabile” gli ha passato una nota con la sintesi di un estratto dalla parte secretata del rapporto, decisamente sorprendente, che trovate qui https://www.youtube.com/watch?v=oJNbCeE110A&t=1349s al minuto 19.

Come si vede, vi si elencano progetti segretissimi sorprendenti in opera presso l’Area 51 riguardanti forme di propulsione straordinariamente avanzate tra cui: antigravità, antimateria, compressione nucleare, pulsione di energia, una (la n. 8) assolutamente indecifrabile. Ma guardate al punto 7: si parla di ” Uso avanzato di elementi esotici per ricerca energetica” e tra parentesi: “riferita a ET“. “Questi progetti – continua il documento – sono sotto il controllo dell’agenzia della Difesa DARPA  e gestite da un misterioso “gruppo segreto denominato Advance Group 6″-  e prosegue: “Tutti i fondi per questi progetti sono confidenziali e in nero, appropriati come costi di operazioni di intelligence. Alcuni fondi provengono da appaltatori privati. Prototipi di velivoli che utilizzano le tecnologie di cui sopra sono testati  all’Area 51 e alla base aeronautica del Tonopah Test Range. Alcuni Uap visti volare nel Nevada possono essere attribuiti a velivoli dotati delle propulsioni di cui sopra. Comunque nessuno di quei velivoli sperimentali hanno volato fuori dal perimetro del Nellis Test Range. Nessuno di tali velivoli può essere attribuito agli avvistamenti fotografati dalla Marina“. Se questo è solo una sintesi di una porzione del rapporto secretato, c’è da chiedersi quali altre rivelazioni potrebbero sortire da quelle 23 pagine negate al pubblico. In quelle poche righe c’è dispiegato tutto quello che i ricercatori hanno affermato nei decenni passati: i programmi segreti finanziati in nero, uno dei quali “collegato a ET” (sta per “extraterrestre”?); che la gestione di tali progetti è finanziata in nero ed è mista pubblico-privato; che esiste un gruppo segreto la cui denominazione è molto simile a quel “Majestic 12” a cui si attribuiva la gestione del “problema” Ufo già durante la presidenza Truman, composto allora da politici e scienziati e di cui si sospettava la progressiva trasformazione in entità mista pubblico-privata: cioè la cupola di controllo del cover up mondiale i cui interessi si collegano con quelli della comunità che presiede alla sicurezza nazionale. E in ogni caso, si scrive, “quei prototipi NON sono quelli documentati dalla Marina”.

L’appuntamento è alla prossima fuga di notizie, perchè uno dei vantaggi di un pur stringato documento pubblico è quello di rappresentare un ulteriore passo in avanti della disclosure ed un altro è quello di incoraggiare altre soffiate. E’ sempre più evidente che è in atto nella comunità che gestisce il segreto uno scontro di fazioni: una che frena e una che ritiene più utile far sapere, gradatamente e prudentemente. Intanto, per tutti, è giunta l’ora di un cambio di paradigma culturale: siamo entrati in una nuova fase in cui pensare al fenomeno Ufo come un aspetto della realtà che viviamo, con tutte le implicazioni che questo comporta, diventa importante. Gli effetti sono già palesi: “Improvvisamente senatori e scienziati, il Pentagono e presidenti, ex Direttori Cia e esponenti della Nasa, Executives di Wall Street e investitori della Silicon Valley – scrive Alex Seitz- Wald su Nbc News – hanno cominciato a parlare apertamente di un argomento di cui si poteva solo sussurrare. L’omertà (usa proprio questo termine) è stata spezzata grazie a una nuova generazione di attivisti professioanli che hanno offerto evidenze più persuasive, alcuni alleati nel governo e la mancanza di altrettanto persuasive giustificazioni della sicurezza nazionale per mantenere il silenzio la qual cosa non è riuscita a contenere l’interesse per gli Ufo”.

E in Italia? Poco o niente dai media: qualche articoletto sepolto in pagine interne e con poca evidenza, uno stringato comunicato stampa del Centro Ufologicio Nazionale (Cun) che invita il parlamento a tenere conto della novità ma non sembra morire dalla voglia di farne argomento di pressione, nessuna reazione di una politica che punta più che mai al quieto vivere, a evitare questioni disturbanti forse anche per gli scheletri nei suoi armadi. Chissà cosa ci aspetta… (F.S. 18/7/2021)

NOTA (1) Finanziato dalla Ohio State University,, dal Air Weather Service,, dal Us Weather Bureau e dalla privata Rand Corporation), il rapporto concludeva che “Ogni evidenza e ogni analisi nei rapporti di oggetti volanti non identificati sono risultato di: 1.Errore di giudizio…2. Forme moderate di isteria di massa 3. Individui che con le loro testimonianze perseguono inganni o cercano pubblicità.  4. persone psicopatiche.”

Disclosure. Attesa per il rapporto dell’intelligence Usa sul fenomeno Ufo

Il rapporto richiesto a dicembre dalla Commissione Intelligence del Senato è annunciato per il 25 giugno. Cosa c’è da aspettarsi? Cosa potrebbe rivelare e cosa non rivelerà? Quello che è certo è che si parte da una buona base di informazioni confermate.

Questa volta ne parlano anche i Tg nostrani. Per il 25 giugno è annunciata la consegna da parte del Direttore di tutte le agenzie di intelligence  (DNI) alla Commissione Intelligence del Senato che l’ha commissionato a dicembre scorso, il rapporto sul fenomeno Ufo (o Uap come lo si vuole definire oggi – Unidentified Aerial Phoenomena) cha dal dicembre 2017 è stato oggetto di ripetute rivelazioni e conferme (https://mavericknews.wordpress.com/2020/07/01/disclosure-il-senato-usa-richiede-alla-comunita-dellintelligence-un-rapporto-sulle-attivita-ufo/#more-1869).

Cosa ci possiamo aspettare da quel rapporto? Il parere piuttosto concorde dei ricercatori e degli opinionisti è che dovranno dire qualcosa di più di quello che in questi ultimi anni hanno già detto, cioè che gli oggetti monitorati in occasioni multiple dai radar e dai piloti militari hanno caratteristiche tecniche talmente avanzate da non essere riconosciuti come “nostri”, che insomma non si sa cosa siano se non che hanno caratteristiche intelligenti perchè reagiscono agli avvicinamenti e ai puntatori d’arma in modo logico. Quindi che non sono fenomeni naturali.  Sappiamo che l’indagine è partita perchè il fenomeno è stato ritenuto una minaccia alla sicurezza nazionale, non tanto per attività ostili manifeste (solo in casi rari), ma perchè, per la mentalità militare, non sono identificabili e perchè scorrazzano liberamente nello spazio aereo nazionale e intorno alle flotte della Navy senza possibilità di essere intercettati e allontanati.

Già è stato detto e ripetuto, per soddisfare i più scettici e “per non allarmare l’opinione pubblica“, che “potrebbero” essere droni o progetti segreti di competitors globali come Russia e Cina, e che non è detto che siano “alieni” e/o extraterrestri. Ma le argomentazioni di risposta sono convincenti. Dicono che: 1. Essendo gli Usa la potenza tecno-militare mondiale per eccellenza è molto improbabile che Cina e Russia, in segreto, possano essere più avanti di decenni o di secoli, a giudicare dalle performance degli oggetti, tanto più che il fenomeno, come si sa, è attivo, da almeno settanta anni (ricordiamo i cosiddetti Foo Fighters che seguivano gli aerei alleati nell’ultima fase della guerra mondiale) con le stesse caratteristiche; 

2. Qualsiasi intelligenza che abbia conoscenze cosi avanzate da sviluppare una tecnologia cosi superiore alla “nostra”, non può che  essere “altra”.  Cosa si possa intendere per “altra” è tutto da valutare.

Ragionamenti che non possono essere ignorati.

Quindi cosa potrà essere quel qualcosa di più?

Potranno dare vaghe indicazioni o ipotesi sulla natura degli “Altri”? Forse ma a quel punto non potranno evitare pressioni immani per saperne di più: chi sono, sono buoni o cattivi, cosa vogliono, cosa ci fanno qui? E prima o poi sarebbero costretti a dire di più perchè il mondo vorrà sapere.

Potrebbero dire – autospiandosi – che sono progetti segreti americani destabilizzando cosi gli equilibri strategici internazionali? E’ da escludere, perchè in tal caso dovrebbero dire chi li gestisce e perchè tutti gli apparati di potere (politico, industriale, mediatico) hanno mentito per decenni al popolo americano e al mondo intero negando il fenomeno. Dovrebbero dire quali interessi ci stanno dietro e con quali risorse, sottratte al bene comune, la ricerca sia stata finanziata. Dovrebbero dire quali livelli di conoscenza, quali traguardi scientifici siano stati raggiunti e perchè quelle tecnologie non siano state anche utilizzate a scopi diversi da quelli militari, magari per migliorare la qualità della vita dell’umanità e della Terra. Dovrebbero dire con quali complicità nel mondo siano stati nascosti eventi collegati al fenomeno ma rimasti inspiegati. Dovrebbero dire perchè con quella tecnologia a disposizione, si è continuato a dipendere dai carburanti fossili. E chissà cosa altro. Quindi tutto questo non verrà detto ma qualcosa di tutto questo potrà essere compreso in quella parte secretata già prevista nella richiesta del Senato.

L’opinione corrente tra i ricercatori è che una completa rivelazione non ci potrà essere finchè non si saprà quale cupola politico-industriale-militare-finanziaria abbia gestito tutto quanto detto sopra e quali reperti siano in possesso di qualche entità pubblica o privata e quali sono già oggi in corso di studio da parte dell’esercito (come annunciato il 19 ottobre 2019).

Dovranno comunque dire qualcosa di più. Nel frattempo i segnali di attesa o di preparazione ci sono: ne parlano giornali e tabloid americani, ne parlano persino i nostri (Repubblica del 21 maggio, Tg7 e Tg3 del 2 e del 4 giugno), ne ha parlato uno stralunato Obama al The Late Show della Cbs, un programma visto da milioni di americani, un Obama che intervistato da presidente disse “Non ne posso parlare“. Ora dice: “Esistono video e immagini in cui compaiono oggetti volanti, che non sappiamo esattamente cosa siano. Non siamo in grado di spiegarne il comportamento in volo, come facciano a volare in quel modo o a seguire quelle traiettorie“; e il Pentagono fa uscire un ennesimo filmato clamoroso ripreso il 15 luglio 2019 dalla Uss Omaha di un oggetto detto “transmediale”, ovvero intercettato in due elementi perchè dal cielo si tuffa nell’oceano (https://www.youtube.com/watch?v=RIxHe9955oQ ). Diciamocelo: se Cina o Russia hanno cose del genere possiamo cedere loro le nostre chiavi di casa.(F.S. 4.6.2021)

Sullo stesso argomento:

https://mavericknews.wordpress.com/2019/12/26/sensazionale-washington-post-gli-ufo-esistono-tutti-dobbiamo-adattarci-a-questa-realta/

Appello al Parlamento del Centro Ufologico Nazionale e della Federazione Internazionale per gli Studi Avanzati

Pubblichiamo il Comunicato Stampa del Centro Ufologico Nazionale /C.U.N.) congiunto con il Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati (C.I.F.A.S) che è un appello al Parlamento Italiano affinchè si avvii una indagine accurata sul fenomeno UFO nella scia delle iniziative prese dal Senato americano sulla stessa materia e sugli stessi presupposti. Di questi importanti passi ufficiali riferiamo nei recenti articoli di Maverick (https://mavericknews.wordpress.com/2020/07/01/disclosure-il-senato-usa-richiede-alla-comunita-dellintelligence-un-rapporto-sulle-attivita-ufo/ e anche https://mavericknews.wordpress.com/2020/08/03/new-york-times-e-huffington-post-ancora-sul-fenomeno-ufo-non-fatti-su-questa-terra-scientific-american-dobbiamo-studiarli-basta-con-i-tabu/).

Non è un passo poco significativo questo appello da parte di un’organizzazione abitualmente poco propensa a polemizzare con il potere politico o a sottoporlo a particolari pressioni e ciò significa che si è giunti a livelli tali di apertura sul fenomeno Ufo da parte dei media e delle comunità militari e scientifiche americane che diventa difficile non considerarlo o mantenere i livelli di segretezza (e di ridicolo) che l’hanno protetto per decenni. Da quasi tre anni le notizie e le rivelazioni si susseguono impetuosamente e neppure le grandi testate, New York Times, Washington Post, ecc., hanno potuto sottrarvisi. In Italia invece è il silenzio assoluto, anche perchè i nostri apparati, il nostro Deep State, non sono estranei alla condivisione della segretezza sull’argomento e forse non sono preparati a gestirlo.

Ben venga dunque questo appello che sicuramente necessiterà di essere “spinto” con la dovuta energia per essere considerato. Tanto più che riguarda direttamente la nostra Sicurezza Nazionale, ma non solo: l’accenno finale alle “ricadute positive” che l’indagine e lo studio del fenomeno possono apportare al Paese “per l’elevato potenziale di innovazione scientifica” fa riferimento a quello che per molti ricercatori è il nocciolo dell’enigma Ufo: l’utilizzo delle tecnologie avanzate da esso ricavate per un’utilizzo civile e ambientale sottraendole quindi al solo utilizzo militare/spaziale, Stiamo dunque a vedere cosa succede. (F.S.)

 

             

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO CUN-CIFAS

IL CUN E IL CIFAS RIVOLGONO UN APPELLO AL PARLAMENTO PER UNA
INIZIATIVA DI RICERCA SUGLI UFO/UAP

Roma, 30 luglio 2020

Negli Stati Uniti questi ultimi mesi sono stati caratterizzati dal manifestarsi di un elevato livello d’attenzione istituzionale in merito al fenomeno UFO/UAP che ha visto il succedersi di iniziative senza precedenti, quali molteplici audizioni presso il Senato di piloti militari e funzionari di Intelligence, istituzione di una task force per lo studio del fenomeno da parte della Marina e redazione da parte della stessa Arma di nuove procedure ad uso dei piloti per la riportazione di incontri con UFO/UAP.

Considerato che anche in Italia come peraltro nel resto del mondo il fenomeno UFO/UAP continua ormai da molti decenni a manifestarsi, che la sua natura tuttora sconosciuta pone potenziali problemi di sicurezza nazionale così come del traffico aereo che non possono continuare ad essere ignorati, il CUN, Centro Ufologico Nazionale e il CIFAS, Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati, congiuntamente auspicano che il Parlamento italiano si faccia promotore di specifiche iniziative d’indagine e ricerca sul fenomeno UFO/UAP, una ricerca per di più che potrebbe produrre importanti ricadute positive per il Paese per via del suo elevato potenziale di innovazione scientifica.

Per il Centro Ufologico Nazionale – Dr. Roberto Pinotti, Presidente
http://www.centroufologiconazionale.net
Per il Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati – Sig. Vladimiro Bibolotti,
Presidente
http://www.cifas-italia.net
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Redazione: Paolo Guizzardi
Contatti: Riccardo Protani – ufficiostampacun@gmail.com

New York Times e Huffington Post ancora sul fenomeno Ufo: ” Non fatti su questa Terra”. Scientific American: ” Dobbiamo studiarli. Basta con i tabù”.

           

Nuove autorevoli testimonianze sulla natura “non terrestre” del fenomeno e un articolo su Scientific American esortano l’ambiente scientifico a mettere da parte i tabù e a dedicare studi interdisciplinari al fenomeno. Sui media italiani ancora niente.

Continua con una certa frequenza negli Usa, e neanche sottotraccia, lo stillicidio di notizie e fatti nuovi riguardanti il fenomeno Ufo (o Uap, come si preferisce oggi chiamarli). Dopo la richiesta formale avanzata dalla Commissione Intelligence del Senato alla comunità dell’Intelligence di fornire tutti i dettagli sulla materia, di cui abbiamo parlato in un nostro recente articolo (https://mavericknews.wordpress.com/2020/07/01/disclosure-il-senato-usa-richiede-alla-comunita-dellintelligence-un-rapporto-sulle-attivita-ufo/), sono stati fatti due nuovo passi importanti verso il riconoscimento pubblico del fenomeno.

Il primo è di natura mediatica: il 23 Luglio scorso il New York Times ha pubblicato un articolo sui briefings segreti tra rappresentanti del Congresso e del Pentagono e l’astrofisico Eric Davis che dal 1996 si occupa di Ufo e fenomeni scientifici straordinari (     https://www.nytimes.com/2020/07/23/us/politics/pentagon-ufo-harry-reid-navy.html) come consulente e subappaltatore del Pentatgono, ora alla Aerospace Corporation. Gli autori dell’articolo, Ralph Blumenthal e Leslie Kean, quest’ultima valida giornalista investigativa e autrice del libro-inchiesta “Ufos. Generals, pilots and government officials go on the record” (Harmony Books, New York 2010), hanno fornito solo alcuni dettagli di quanto è stato detto in quegli incontri il cui fulcro sono state le clamorose affermazioni che gli Ufo sono velivoli da fuori del nostro mondo, non fatti su questa Terra”. Leggi il resto dell’articolo

Disclosure. Il Senato Usa richiede alla comunità dell’Intelligence un rapporto sulle attività Ufo

Un’iniziativa senza precedenti della politica “ufficiale” apre la strada a nuove rivelazioni. Un passo significativo del Senato verso una faticosa, epocale Verità. Il silenzio dei nostri media.

di Fabrizio Salmoni

Continua lento ma apparentemente inesorabile il processo di “soft disclosure” sulla questione Ufo iniziato meno di tre anni fa dal New York Times e da altri media autorevoli con la diffusione dei video dei piloti della Marina del gruppo navale Nimitz (https://mavericknews.wordpress.com/2018/02/11/ufo-le-conferme-del-pentagono-sul-new-york-times/ ). Una cronologia che da allora si è fatta sempre più fitta di eventi fino alla costituzione della U.S. Space Force e alla stipula dei contratto di collaborazione tra Esercito e i privati della To The Stars Academy (TTSA) per la ricerca sui materiali presumibilmente recuperati negli anni da Ufo precipitati o abbattuti (1)

Riferivamo che già nel giugno 2019 la Commissione Intelligence del Senato presieduta da Marco Rubio (R-Florida) con vice Mark Warner (D-Virginia) aveva richiesto formalmente informative in materia di Unidentified Aerial Phenomena (UAP – definizione aggiornata per UFO) alle varie agenzie competenti (https://www.politico.com/story/2019/06/19/warner-classified-briefing-ufos-1544273?fbclid=IwAR0qyZ_mToCfDSSUEd0w6d-rQkyNNeGBrLbHnIxw86AsaNKUekG-GqzM3cI). Proprio in questi giorni, il 17 giugno, la stessa Commissione pubblica la sua proposta al Congresso e al Presidente della legge Intelligence Authorization Act per l’anno 2021 (.https://www.govtrack.us/congress/bills/116/s3905/text). Una proposta che andrà votata dal Congresso e firmata infine dal Presidente.

A pag. 11 compare il paragrafo dedicato alle Advanced Aerial Threats (Minacce Aeree Avanzate) in cui si affida al Direttore della National Intelligence (DNI) la redazione di un rapporto che raccolga informazioni fornite da tutte le agenzie di Intelligence, da sottoporre alla Commissione entro 180 giorni dalla firma della legge specificando, clamorosamente, che non dovrà essere secretato ma “potrà comprendere allegati secretati“. Leggi il resto dell’articolo

Ustica 2020. Dopo 40 anni la solita manfrina

Disinformazione, polverone mediatico, ipocrisie istituzionali che coprono il vuoto di volontà,una verità che non si può dire.

Sembra incredibile ma ci dobbiamo ancora sorbire la vuota retorica di un Mattarella che esorta (chi?), auspica, sollecita (chi?) a “fare luce”. A ruota, analoghe pappardelle giornalistiche che ripetono ad libitum la solfa missile-o-bomba, francesi-americani-Gheddafi. Sembra di sentire il caporedattore: “Ragazzi, domani è il 27 giugno, chi mi scrive il pezzo su Ustica? Ci tocca…Vai con ‘l’azione di guerra’, con ‘il muro di gomma’, ‘i palestinesi, Cossiga e Giovanardi’. Non più di trenta righe con la foto del cadavere galleggiante, e via! Buon weekend!'”.

Una nuvola di informazioni confuse, contrastanti che non portano da nessuna parte . Il solito polverone, da nascondere sotto il tappeto con il niente da offrire.

Un unica riflessione degna di nota, quella di Gianni Rossi su Articolo 21: “Tutti i protagonisti che girarono attorno alla tragedia di Ustica, a livello istituzionale, politici e militari, sono morti. 40 anni dopo quella Strage, nessuno di quei testimoni, esecutori o artefici dei depistaggi potrebbe ancora sentirsi diffamato o incolpato. Lo stesso panorama geopolitico si è talmente modificato da non poter danneggiare questa o quella potenza, mettere crisi alleanze storiche, stabilire processi internazionali per reati bellici contro l’umanità. E allora, perché l’ennesimo Governo italiano, nonostante le promesse, e gli esecutivi nostri alleati, in primis francesi e statunitensi, mantengono questo riserbo assurdo? Perché non scoperchiare le pentole della vergogna?Leggi il resto dell’articolo

Sensazionale Washington Post: “Gli Ufo esistono, tutti dobbiamo adattarci a questa realtà”

Questo il titolo dell’importante quotidiano del 27 maggio scorso. Pochi giorni fa Trump ha istituito la Space Force. Un’incredibile sequenza di fatti e notizie che nel giro di due anni hanno ribaltato un segreto durato almeno 70 anni. Come è potuto accadere? Quante le domande a cui rispondere? La cronologia degli eventi che hanno portato a queste conclusioni.

 

Già il titolo è una breaking news ma l’importanza viene dalla testata. Il Post è un portavoce della classe politica americana ma con una storia gloriosa di controinchieste (memorabili quelle del Watergate e dei Pentagon Papers, entrambe rese celebri dai due magnifici film Tutti gli uomini del Presidente e The Post) che in qualche misura compensano la consueta ufficialità paludata dell’establishment. Ed è naturalmente molto vicino, tra le tante fonti, agli ambienti militari e di intelligence.

Dice Richard Dolan, autorevole storico dell’ufologia: “Quando ho visto quella prima pagina sono quasi caduto dalla sedia!”.

Dettaglio interessante: il WP esce in contemporanea con altri due giornali “minori”. Difficile che le uscite non siano state concordate. Per dare più peso alla notizia?

Il New York Times nelle sue due uscite del dicembre 2017 e del maggio 2019 (https://mavericknews.wordpress.com/2018/02/11/ufo-le-conferme-del-pentagono-sul-new-york-times/#more-1466 ) era stato poco più prudente nei titoli ma allegava i filmati dei piloti di Marina. Il blog Politico che usciva in parallelo era decisamente più esplicito. Ma perchè il Post ha atteso più di un anno per un endorsement cosi clamoroso?     Cosa sta succedendo? Leggi il resto dell’articolo

Ufo e segretezza. Clamorose conferme nelle carte dell’ammiraglio Thomas Wilson

Divulgato il carteggio dei colloqui privati fra lo scienziato Eric Davis e l’ex capo dell’intelligence militare nello Stato Maggiore della Difesa. L’indagine personale dell’alto ufficiale rivela una struttura semiclandestina che gestisce la ricerca sulla tecnologia aliena. La difficile strada per la Verità.

di Fabrizio Salmoni

Quella che segue è il racconto dell’ ultimo e più recente sviluppo dell’infinita storia che avviluppa il mistero del fenomeno Ufo. Una storia fatta di apparenti rivelazioni, di smentite, un gioco di specchi, una sorda lotta di potere tra apparati, tra gruppi di interessi contrapposti e per tutto questo sempre difficile da interpretare. Quanto la Verità abbia da guadagnare, è da valutare caso per caso dai ricercatori indipendenti più affidabili che svolgono un serio lavoro di verifica..

Siamo in un periodo in cui le fughe di notizie si succedono a ritmi sempre più accelerati. E’ di poco più di un anno fa la diffusione da parte di un altro gruppo di ricercatori dei filmati del Pentagono sugli incontri ravvicinati del Novembre 2017 tra piloti militari e oggetti sconosciuti al largo della costa californiana a cui segui un tale subbuglio mediatico da costringere commissioni e sottocommissioni della Difesa a richiedere audizioni alla Marina in merito a quegli episodi sulla base della presunta minaccia portata dalla facilità e dalla frequenza con cui tali incontri si verificano nello spazio aereo nazionale. Con due risultati concreti:

  1. che la Marina ha annunciato nuovi protocolli di rapporti con cui i piloti dovranno descrivere i fenomeni, un.provvedimento che smentisce l’asserito disinteresse dei militari al fenomeno.
  2. che finalmente un organo istituzionale, la Commissione Difesa del Senato, dimostra interesse all’argomento e chiede di essere tenuto al corrente degli sviluppi seppure in regime di riservatezza.

Ricordiamo che la rivelazione di quegli incontri nei cieli originava da ex personale militare in forza a un programma del Pentagono (Advanced AviationThreath Identification/Ufo Division) operativo tra il 2007 e il 2012 da allora sciolto e disperso tra le varie armi e agenzie della Difesa con altri nomi. Le notizie davano spazio all’annuncio che si era costituita una azienda privata avviata da eminenti personaggi provenienti da ambienti scientifici, politici e di intelligence, la To the Stars Academy il cui obiettivo industriale dichiarato è lo sviluppo e l’applicazione delle tecnologie ricavate dallo studio di tecnologia aliena “recuperata”
(v. https://mavericknews.wordpress.com/2018/02/11/ufo-le-conferme-del-pentagono-sul-new-york-times/#more-1466) . La TTSA con sorprendenti tempismo e mezzi ha prodotto per History Channel la serie Leggi il resto dell’articolo

Entra nel mondo quantistico: ciò che la meccanica delle particelle subatomiche intende per lo studio degli Uap, il nostro universo e oltre

di Luis Elizondo

L’ex responsabile dell’ Advanced Aerospace Threat Identification Program (AAITP) del Pentagono, ora socio fondatore di To the Stars Academy, azienda che si occupa di studio retroattivo di tecnologie propulsive su velivoli “stranieri” recuperati dai militari, spiega come la meccanica quantistica vada oltre le limitazioni della relatività e possa farci comprendere il nostro posto nell’universo.

Si ringraziano Spazio Tesla e il CUN per la traduzione e la concessione.

 

Oggi gran parte degli affari del nostro governo è condotta a porte chiuse, e per lo più per una buona ragione.

Esistono numerosi programmi segreti, agenzie segrete, commissioni segrete del Congresso, leggi segrete e persino un’aula di tribunale segreta. La segretezza consente al nostro governo di raccogliere e condividere informazioni e persino prendere decisioni che altrimenti potrebbero cadere nelle mani dei nemici o essere sfruttate.

In definitiva, lo scopo di mantenere le cose segrete nel governo è proteggere fonti e metodi e garantire che il flusso e l’integrità delle informazioni siano mantenute in modo che i responsabili decisionali possano prendere decisioni con i migliori dati disponibili. Non sorprende che i governi facciano di tutto per proteggere le informazioni che considerano sensibili. Infatti, più le informazioni sensibili vengono percepite, più vengono protette.

In nessun luogo questo è più vero del mondo oscuro dell’intelligence e dello spionaggio.

Un famoso esempio di questi programmi segreti un tempo era gestito da un mio collega, il dottor Harold Puthoff. Il programma Stargate è stato uno sforzo di raccolta di informazioni segrete direttamente dai libri di fantascienza. Istituito dalla Central Intelligence Agency (CIA) con un nome diverso, e successivamente adottato dalla Defense Intelligence Agency (DIA), Lo scopo di Stargate era di addestrare i gestori di intelligence in avanzate capacità cognitive umane e usarle per raccogliere informazioni. Meglio conosciute come spie psichiche, questi individui d’élite utilizzavano i fenomeni non molto conosciuti di precognizione e “visione remota” per condurre uno spionaggio contro i nostri avversari. Leggi il resto dell’articolo

Oggetto sconosciuto su Malpensa

Scalo in allarme per un’ora, voli dirottati. Dopo Gatwick e Heathrow tocca al maggiore aeroporto del nord Italia subire un’incursione che lascia molti interrogativi. I media banalizzano grossolanamente. Le risposte dovrebbero competere all’Enac e ai ministeri di Difesa, Interno, Infrastrutture. Ma nessuno fa loro domande. Clamoroso seguito all’evento: una straordinaria danza di luci sopra Linate (video in fondo).

 di Fabrizio Salmoni

Sono state le piccole testate locali a diffondere la notizia dell’ennesima “intrusione” di oggetti non identificati su un aeroporto europeo, in questo caso del nostro Malpensa. Dopo i casi di Gatwick (22 dicembre 2018) e Heathrow (8 gennaio 2019), bloccati per ore, anche ripetutamente, per due giorni dalla presenza nello spazio di servizio di presunti “droni” mai altrimenti identificati (v. https://mavericknews.wordpress.com/2018/12/22/incidente-a-gatwick-aeroporto-bloccato-da-droni/ , e https://mavericknews.wordpress.com/2019/01/09/droni-britannici-dopo-gatwick-tocca-a-heathrow/ ), l’inspiegabile sequenza è continuata qui da noi.

Verso le ore 19 di domenica 3 marzo, un oggetto luminoso è stato segnalato “ad altitudine non autorizzata” a circa 5 km dalla torre di controllo al limite di una delle piste di atterraggio quindi in posizione di minacciare seriamente la sicurezza dei voli e costringendo l’autorità aeroportuale a dirottarne diversi (sette o trenta a seconda delle testimonianze. Più plausibile la seconda ipotesi sulla base dell’intensità giornaliera di traffico).

L’intruso luminoso si è poi spento scomparendo anche dai radar senza essere stato disturbato da alcuna misura di sicurezza. A traino delle varie testate locali online che hanno registrato l’accaduto sono arrivate le testatone online a fornire versioni banali e tranquillizzanti le cui contraddizioni hanno servito l’effetto opposto indicando Leggi il resto dell’articolo