La guerra “di religione” a Standing Rock
9 giugno 2017 1 commento
di Francesco Martone *
(per cortesia dell’autore, di Comune Info e del blog La Bottega del Barbieri)
“Terroristi di stile jihadista, una forma di insorgenza ideologizzata con forte componente religiosa”, questi i termini usati per descrivere i difensori dell’acqua di Standing Rock, che nel corso di vari mesi si sono opposti alla costruzione della Dakota Access PipeLine su terre ancestrali del popolo Sioux.
La rivista The Intercept ha reso pubbliche a fine maggio un centinaio di corrispondenze interne di un’agenzia privata di sicurezza, la TigerSwan, che ha lavorato con polizie di almeno 5 stati per contrastare con metodi di contro-terrorismo e contro-insorgenza le mobilitazioni contro la DAPL. I documenti contengono informazioni dettagliate sulle tattiche di sorveglianza, schedatura e collaborazione con le polizie locali e di stato. Proprio a Standing Rock si è mostrata con evidenza la deriva delle forze di polizia sempre più militarizzate e addestrate a tattiche di guerra contro la protesta e le mobilitazioni sociali. Leggi il resto dell’articolo